E così pare che dopo una settimana in cui i leader di partito ed i partiti stessi hanno mostrato tutti i loro limiti, verrà eletto presidente della Repubblica nuovamente l'attuale presidente: Sergio Mattarella.
Non può esserci un momento migliore allora per dare i famosi due centesimi su un podcast: Romanzo Quirinale di Marco Damilano.
Premessa. A chi scrive non piace la narrativa, il cosiddetto “spiegone”, che Marco Damilano porta in tv ogni venerdì a Propaganda Live il programma di Diego Bianchi. Uno spiegone che spesso appare paternalista, noioso e spocchioso. Che poi è un po' come spesso appare il Pd, ovvero l'area politica che il programma cerca di coprire.
Così, non senza remore, un po' consigliato e un po' pressato dagli eventi, ho ascoltato il podcast Romanzo Quirinale, pubblicato da Chora Media e disponibile sulle maggiori piattaforme di streaming audio.
E sorpresa. Damilano ha fatto un buon podcast, interessante e che tiene gli ascoltatori sempre sul filo. In sei puntate il direttore dell'Espresso racconta i presidenti e le elezioni che hanno contrassegnato la storia dei 75 anni della repubblica e lo fa in maniera accattivante, senza risultare noioso anche a chi non è affascinato dai temi della politica di palazzo.
L’elezione del presidente della Repubblica, e la cronaca recentissima lo conferma, non è mai stata facile. Dietro ci sono complotti, negoziati, congiure, tradimenti e, ovviamente, franchi tiratori. Le storie delle elezioni sono piene di colpi di scena e di grandi personalità che no, non ce l'hanno fatta, anche se avevano i favori del pronostico. Vale per il Quirinale la stessa legge non scritta delle elezioni papali, quella che recita che chi nel conclave entra papa, spesso ne esce cardinale. E non può essere più vero per una carica che risiede al Quirinale, in quella che era la sede dei Papi.
Le prime due puntate appaiono come le migliori, ascoltandole si respira l'atmosfera di quei periodi non semplici della storia repubblicana. La prima è relativa all'elezione del 1992, contrassegnata dalla grande rivalità democristiana tra il divo Giulio Andreotti e Forlani segretario in quel momento del partito, ma soprattutto dalla bomba di Capaci che uccise il giudice Falcone, proprio durante le elezioni. La seconda. Invece, è storia più recente e si riferisce al suicidio politico del PD e dei famosi 101 franchi tiratori che affossarono l'elezione di Prodi. Un'elezione che terminò, come oggi, con la rielezione del presidente in carica, all'epoca dei fatti Giorgio Napolitano.
Le altre puntate ripercorrono la storia dei presidenti, cercando anche un fil ruoge che li possa unire, dall'idea dell'uomo forte al comando perseguita da Gronchi prima e Leone poi, per arrivare a chi fattivamente ha cambiato il modo di intendere quella carica e a cambiare le regole della prima repubblica, come Pertini e Cossiga.
La Storia e le storie, poi, sono saggiamente raccontate attraverso i discorsi dell'epoca, famoso quello di Pertini dopo il terremoto in Irpinia, la voce di chi quelle diverse epoche le ha vissute, come Irene Pivetti o Massimo D'Alema o ancora Rino Formica, ma anche i servizi della Rai sugli eventi storici che hanno influenzato la storia recente italiana, dall'omicidio di Moro agli attentati a Falcone e Borsellino.
Un romanzo vero e proprio, raccontato per aneddoti e retroscena, con colpi narrativi molto ben studiati che riescono a tenere l'attenzione dell'ascoltatore sempre sul pezzo. Insomma, in conclusione un ottimo prodotto di qualità, una condizione che non è più così facile da trovare.
Un ultima postilla la dedichiamo a Tommaso De Lorenzis, con il quale Damilano ha scritto questo podcast e che abbiamo già conosciuto e letto per il libro l'Aspra Stagione.
Il podcast:
Our two cents è il nome della rubrica che Nientedimeno dedica alle recensioni, chiaramente non richieste.
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